Impennata dei prezzi di elettricità e gas: i riflessi sulle bollette

Tutti i prezzi delle materie prima, e tra queste il petrolio, gas naturale ed elettricità, sono in rialzo sui mercati.

Tutto ciò avrà chiaramente riflesso sull’aggiornamento delle tariffe di luce e gas in quanto i prezzi di queste materie sono presi in considerazione dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) negli aggiornamenti di prezzo che ogni trimestre essa stabilisce.

Ebbene, nella settimana da lunedì 30 agosto a domenica 5 settembre, il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica scambiata sulla Borsa gestita dal Gme è stato pari a 130,54 euro/MWh, il 15,3% in più rispetto alla settimana precedente. Una tendenza al rialzo che si è confermata anche nei primi giorni di questa settimana, dove l’elettricità è arrivata a essere scambiata intorno ai 150 €/MWh.

Ad aumentare sono soprattutto i prezzi del gas naturale. Il prezzo del TTF (preso come riferimento per i mercati europei) ha appena toccato il record storico a 66 euro/MWh. Tre mesi fa, in giugno, la media era intorno ai 28 €/MWh.

Il caro materie-prime si trasferisce direttamente in bolletta, tanto che, a partire dal primo luglio, il balzo è stato del 9,9% per la bolletta dell’elettricità e del 15,3% per quella del gas nel terzo trimestre del 2021 per la famiglia tipo in tutela. E sarebbe stato ancora più alto, circa il doppio, se il governo non fosse intervenuto con una misura d’urgenza: la riduzione di 1,2 miliardi di oneri generali di sistema. In vista del prossimo aggiornamento trimestrale di ottobre, l’esecutivo starebbe mettendo a punto, secondo quanto trapelato in questi giorni, un secondo intervento di riduzione.



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